Sicut Incensum

Questo progetto discografico nasce dalla volontà di registrare integralmente una mia raccolta di nove antifone offertoriali, Offertorium, concepita per ovviare alla scarsità di repertorio dedicato a questo momento della Messa. Pur omogenee nella forma (antifona-versetto-antifona) e nell’ispirazione, meditativa ed intima, ciascuna di queste brevi composizioni crea una propria atmosfera adottando un linguaggio oscillante tra tonalità e modalità, con la prevalenza di una o dell’altra a seconda dei casi. I testi, suggeriti dall’amico Don Gilberto Sessantini, priore della Basilica di Santa Maria Maggiore di Bergamo e valente musicista, propongono soprattutto due tematiche, quella dell’offerta del pane e del vino e quella simbolica dell’incenso che, ascendendo verso l’alto, si fa immagine della preghiera del credente che sale verso Dio. Quest’ultima, divenuta quella dominante, suggerisce sia il clima espressivo degli altri brani del programma (tutti inclini ad una dimensione di orante misticismo) sia il titolo dell’intero progetto, derivato dal testo di uno degli Offertori: “Dirigatur orario mea, sicut incensum in conspectu tuo”. I due brani antichi, con i loro riferimenti diretti al melisma gregoriano, trovano nella composizione di Gianmartino Durighello (1961) un perfetto corrispettivo, ancorché posteriore di quasi un millennio. La composizione di Lorenzo Donati (1972) condivide con le antifone di Offertorium una scrittura molto asciutta ed essenziale, eppure di grande intensità emotiva. Ad un’espressività più rotonda e ad un misticismo più tenero e delicato si aprono O magnum Mysterium dell’inglese Malcom Archer (1952) ed il mio Ljubezen (Charitas), scritto su invito del gruppo femminile Vikra, il quale mescola il testo in sloveno dell’Inno alla Carità di San Paolo a citazioni tratte dall’inno latino Ubi caritas et amor.
Roberto Brisotto